lunedì 30 dicembre 2013

Bilanci di fine anno 2013

  



E anche quest'anno siamo arrivati a quello che normalmente è l'ultimo post dell'anno. Forse.
Ci si guarda indietro e si evidenziano alcuni aspetti di quanto trascorso.


E' stato un anno principalmente caratterizzato dalle questioni di salute in famiglia. Ci sono stati momenti in cui temevo che nulla sarebbe stato come prima.
Ora piano piano la situazione sembra tornare alla normalità, anche se sarà necessario un, ancora, lungo periodo di cure.
Colgo di questa occasione per ringraziare di cuore tutti quelli che ci sono stati vicini.

Un anno di problemi di furti d'auto e incidenti vari: questioni che comunque sono sempre risolvibili.
Ma soprattutto nel caso del furto, c'è sempre qualcosa che ti lascia comunque un gusto amaro, un non-so-che di disgusto.
Inoltre ti trovi a che fare con personaggi che non dovresti mai neanche incrociare: parlo anche di polizia urbana, allo stesso livello morale dei delinquenti (o disperati) che dovrebbero perseguire.






E' stato l'anno di dure fatiche a livello lavorativo. Nella mia azienda risulta chiaro che si cerca, da parte della gerarchia, di mettere in crisi in sistema al fine di rendere evidente la nostra inadeguatezza: progetti complessi in tempi molto minori, con strutture più agili (leggasi meno persone).
Infatti ho chiesto di essere rimosso dal mio incarico di coordinatore di unità sperimentale. Non mi era possibile continuare.
E' anche importante dare delle priorità alla propria esistenza. La Fiat non è sicuramente la prima. Le delicate circostanze di famiglia mi hanno fatto riflettere. Giusto l'impegno, giusto un minimo di stress, ma tutto sommato lavoro per vivere (non il contrario).





Questo anno ha visto il sorpasso, nei miei interessi, di Twitter su Facebook.
A me personalmente FB ha ampiamente "stufato". Troppe cose ovvie, tante condivisioni di cose ...stupide.
Forse la cosa è un poco colpa mia, forse l'ho trascurato un po' troppo. Poi forse pago il fatto che, oltre ad un collegamente parentale e di amici stretti, ho bloccato tutto il resto: tra le amicizie non ci sono colleghi nè amici collegati al lavoro.
Mah... tant'è!
Twitter è più ricco di contenuti ed il confronto è globale. Mi pare più aperto ma posso essere più selettivo. E' più compatto e lo posso usare in ogni momento.
Purtoppo qui da noi è poco diffuso. Peccato.





E poi...
C'abbiamo il Renzi!
Mah poco convinto ero, poco convinto sono. Temo che ancor meno convinto sarò. Spero proprio di essere smentito....speriamo
Non abbiamo più il Berlusconi, evvai! Chissà come, dove e come riapparirà. A meno che la sua morosa non le dia buone motivazioni per rimanere a casa in compagnia di Dudù....speriamo.
Insomma, il 2013 ci lascia un panorama politico in evoluzione.....speriamo.





La crisi. Quella c'era ed è rimasta.
Non ci sono grandi speranze di una travolgente ripresa.
Il governo, affari di questi giorni, balbetta; anche senza Berlusconi non riesce a dare una svolta alla sua azione e continua a muoversi poco e male.
Dall'altra parte non si vede all'orizzonte una generazione di nuovi imprenditori pronti per una scommessa di impresa. E' sempre più tranquillo speculare.
Pertanto l'industria abbandona questa nazione lasciando il posto a non so che cosa.







Anche quest'anno mi sono fatto una bella "sparata" di libri.
Ricordo solo: 'Il partigiano Johnny'(mitico), 'Zero Zero Zero'(terribile),  'educazione siberiana'(epico).

Insomma il 2013 è stato un po' di transizione, di trapasso, che ci farà abbandonare ciò che non sarà più. Siamo pronti ad accogliere un altro anno con tutto quello che ci porterà.
Visti i poco ragguardevoli risultati raggiunti fino ad ora, spero che il 2014 (venti quattordici) ci porti un cambio di passo necessario per proseguire il nostro cammino.
...che soprattutto dia opportunità a quei ragazzi che abbiamo in casa, pronti ormai da tempo a spiccare il volo, ma che il cattivo tempo ha tenuto bloccati.

Addio 2013. Ti rimpiangerò... poco.

(30.12.2013)

(Post scritto in O.S. Ubuntu 13.10)


sabato 21 dicembre 2013

Addio all'Euro?

Ma siamo sicuri che abbandonare l'euro sia una cosa veramente negativa.
Noi italiani con il rigore, proprio non riusciamo a combinare. Ma gli esami, a quanto pare, non finiscono mai.
E quindi?
Dobbiamo continuare con questo stillicidio ancora per molto?
Quelli del nord non ci vogliono e noi senza una bella svalutazione non ci possiamo sollevare con le solo nostre forze.

Mah...
Buon Natale

(21.12.2013)

Fatica a Natale

Sara'...
Ma io del Natale ne ho giá le tasche piene.
Mi piacerebbe fare un balzo direttamente al tardo pomeriggio del 26.
Regali, saluti, traffico. Non ne posso più.

Buon Natale.

(21.12.2013)

giovedì 5 dicembre 2013

Porcellum o non Porcellum

Alle volte i problemi arrivano accomagnati.

1
La corte costitituzionale ha sentenziato che la legge elettorale vigente non e' costituzionale.
Dopo 7 anni, dopo 3 elezioni, dopo 2 legislature.
Inamissibile.
Dove é stata la corte tutto questo tempo.

2
Dopo che la corte costituzionale ha sentenziato che la legge elettorale vigente non costituzionale, l'onorevole Bernini (Forza Italia) ha dichiarato l'attuale delegittimato ed ha chiesto l'immediato ricorso a nuove elezioni.
Ma come.... con questa legge, fatta da FI/PdL, ci avete (malamente) governato fino a ieri. Ed oggi, che siete fuori dai giochi, non é legittima.

Non ci deve essere sorpresa se M5S fa proseliti.

(5.12.2013)

mercoledì 27 novembre 2013

Bye Bye e saluti a tutti




Per oggi può bastare.
Non sarà un saluto definitivo, ma per oggi basta.
Dopo mesi di martirio dell'italiano medio, esasperato da un continuo tira-molla, oggi si chiude.

Forse sarà l'inizio di qualcosa di nuovo. O forse no.
Una nuova politica, una nuova Italia. Mah.
Speriamo.

Forse ci rivedremo. Ma oggi ....bye bye sig. Berlusconi.......

(27.11.2013 :-p)

lunedì 25 novembre 2013

Elettrocardiogrammi a caro prezzo




Oggi 25.novembre 2013.
Ospedale S.G.Bosco. Torino.
Richiesta elettrocardiogramma presso reparto interno.
Prima data disponibile: 12 agosto 2014!!!!!

Si rivolgiamo al una struttura privata di Settimo Torinese.
Disponibilità: domani, 26 novembre 2013. Costo 50 Euro.

Sono questi i mirabili risultati della riurganizzazione voluta dal governatore leghista Roberto Cota?

In queste settimane in cui abbiamo frequentato con una certa assiduità il servizio socio sanitario di Torino, una cosa è balzata evidente: se il sistema non è ancora affondato è sempre e solo grazie alla buona volontà dei singoli e non certo all'organizzazione.


Un'alta storia italiana.

(25.11.2013)

(Post scritto in O.S. Ubuntu 13.10)


sabato 16 novembre 2013

Ritorno





Finalmente, dopo molte settimane, siamo tornati a percorrere le strade ed i portici di Torino.
In una ora un poco atipica, con una temperatura gradevole, una folla sostenibile.
E' stato infinitamente bello poter rivedere una persona che ha vissuto una dura esperienza di malattia, pronto soccorso, ospedale poter tornare piano piano a vivere.
Tutti noi abbiamo pensato, solo poche settimane fa, che forse tutto questo non ci sarebbe più stato.
E invece no. Siamo ancora qui.

Forza mio amore


(16.11.2013)

(Post scritto in O.S. Ubuntu 13.10)


mercoledì 6 novembre 2013

Evitare AutoSpazio, evitare UniCredit


Per motivi che non sto qui ad approfondire, ho incassato da AutoSpazio Torino (via Ala di Stura) un assegno.
La banca di riferimento è UniCredit.
Presentandomi allo sportello della suddetta banca in Via Asti a Settimo Torinese, noto immediatamente che la mia richiesta di incassare l'importo genera inquitudune nella cassiera.
Questa fa presente alla direttrice che la firma sull'assegno non è presente tra quelle nell'archivio informatizzato.

Mi chiedono se possono prendere contatto con la concessionaria e chiedere conferma dell'avvenuto pagamento. Ovviamente non ho nulla in contrario.
Purtroppo dopo un lunga telefonata piena di attese, la risposta ottenuta è che le segretarie di AutoSpazio erano troppo indaffarate per verificare quanto richiesto.

Conclusione UniCredit mi restituisce l'assegno rifiutandosi di cambiarlo.

Precisiamo che se l'operazione fosse andata in porto la banca in questione mi avrebbe addebitato 7,5 Euro.
Per evitare l'addebito sarei dovuto andare alla sede centrale in via Nizza!

Mai più AutoSpazio, Mai più UniCredit.

PS.
La mia banca, BPN, ha incassato l'assegno senza battere ciglio.


(6.11.2013)

(Post scritto in O.S. Ubuntu 13.10)



Ministra

Cara ministra
Le dimissioni non erano da chiedere, ma da dare. Senza indugi.
Quando un ministro e' amico di lunga data di un pregiudicato,questo e' sospetto. Quando ci sono richiste di favori, questo non va.
Attendo uno scatto di dignita'. Dimissioni.

(6-11-2013)

martedì 5 novembre 2013

Start-Up in Italia




Mi ero ripromesso di non cascarci più. Invece, sebbene con l'inganno, di sono finito dentro.
E alla fine mi è ritornato lo strano gusto di delusione, amarezza e anche un poco di inkazzatura.
Parlo della trasmissione REPORT.

L'inganno è stato, in avvio di trasmissione, una rapida panoramica su Start-up e FabLab in Italia ed in Europa. Confrontato alle corrispondenti realtà del nord america.
Come sempre è un vero peccato perdere di vista queste nuove realtà, innovative dentro.
Sono realtà lavorative di cui ho già sentito parlare e che mi è capitato di vedere dal vero.
E' gente entusiasta che, con tutte le lore forze, ci credono.
Forse un poco troppo sognatori. Ma non si dice che solo chi sogna può cambiare la realtà. 

Purtroppo come spesso accade, sono abbandonati a loro stessi: senza finanziamenti e aiuti.
Negli Usa in queste novità credono. E finanziano.

Qui no, qui non si può. Tristezza.

Troppo legate alla crisi e alla camicia di forza dell'Euro.
Alla miopia.

E noi, invece di correre dietro all'innovazione, siamo sempre troppo concentrati sulla decadenza di un pregiudicato.

(5.11.2013)

lunedì 4 novembre 2013

Pantano.




Fiducia al Guardasigilli?
Fiducia in Ligresti??
Fiducia alla magistratura ...boh
Fiducia nel Presidente ....Mah
Fiducia nel PDL/ForzaItalia ...Giammai!
Fiducia nel PD ....macchenneso!

Insomma, non troviamo ancora il bandolo della matassa, un punto di partenza per ricominciare ad avere fiducia.
E di fiducia ne abbiamo molto bisogno perchè solo con la fiducia possiamo in qualche modo risollevare questa situazione. Sia economica che morale.

Ma la fiducia nasce e cresce se ci sono le condizioni: queste, però, continuano a non esserci.
La crisi non demorde, la politica non cambia.

E noi sempre più impantanati.

(4.11.2013)




sabato 26 ottobre 2013

Il colonnello




Lucio Dalla. Il colonnello (1971)
https://www.youtube.com/watch?v=k9_d_VjgguU
“Un galantuomo di età
monocolo, che frac
che deve vivere qua
in collera va
straccioni distesi per strada
i negri, la mafia e la droga
ah, ai tempi miei
così non fu mai
l’elenco ce l’ho
i disfattisti, i comunisti, i pederasti.
Brava gente di età
oggi la plebaglia
sempre più canaglia si fa
ma finalmente verrà
uno che al paese
le fondamenta farà
la barca sarà ripulita
da scioperi e dolce vita
ah, sarò con lui
quel giorno sai
l’elenco ce l’ho
i disfattisti, i comunisti e i pederasti”.

sabato 5 ottobre 2013

Strade



  




Ora è quasi tutto passato. Sono più tranquillo.
Una persona per me preziosa ha subito un intervento chirurgico.
Meno male, tutto bene. Anche se avevano prospettato un decorso post operatorio molto più semplice.
Ma ora non importa.
Ci siamo lasciati alle spalle questa preoccupazione e, tra qualche settimana, sarà tutto passato.
Penso invece a quelle persone che con questa ansia compiono un cammino più lungo oppure quando questa è la quotidianità.
Una vita difficile, una vita senza una qual si voglia progettualità. Perchè in certe situazioni si vive solo e unicamente il presente. Non esiste nulla intorno.

Va bene, mio tesoro, andiamo avanti per la nostra strada e non dimentichiamo chi abbiamo incontrato.


(5.10.2013)

(Post scritto in O.S. Ubuntu 13.04)

sabato 28 settembre 2013

La fuga di berlusconi





Ma come?
Non si spacciava per "statista" a livello di De Gasperi.
Uno che capiva al volo quando è il momento di lasciare.
Uno che capiva quando i tempi sono passati.

No, abbiamo sbagliato persona.
Qui si tratta di Silvio  Berlusconi.
Uno che ha sgovernato l'italia per 20 anni facendola arretrare ogni anno di più.
Ed ora è ancora qui a ricattare.
Sempre più schiavo degli squali (Santanchè e Verdini) e circondato da una schiera di adulatori. Questi poi esistono solo perchè c'è sempre la concreta opportunità di spillare soldi al Silvio.

E poi lo spettro di un arresto appena arrivata la decadenza. Per cui aspettiamoci una fuga. Magari dal suo amico Putin.

Il PD abbandoni al più prestlo questa alleanza: ha solo da perderci. Il presidente del consiglio denunci a reti unificate la situazione, metta in chiaro le responsabilità.
Dica chiaramente che ad una parte non interessa assolutamente nulla del destino della gente normale.
Provi a trovare alleanze con forze fresche. E se queste non sono interessate lo dica chiaramente e andiamo al voto.

E speriamo bene. 

28.9.2013)

(Post scritto in O.S. Ubuntu 13.04)

martedì 10 settembre 2013

Preso per stanchezza




Mi fa veramente Inkazzare sapere che il "solito" ex-Cav. la "sgami" una altra volta.
Mi fa altrettanto inkazzare che dal PD non fanno seguire alle parole, azioni altrettanto forti.
Possiamo liberarci una volta per tutte di "personaggi" che hanno inchiodato il paese per 20 anni.
Mi fa inkazzare che girano continue interviste dove esponenti PdL che ripetono allo sfinimento che il PD vuole lo "sfascio" del paese, mai che sento dire che un condannato non può rimanere dov'è, un evasore non deve dirigere il governo.

Così facendo diamo sempre più ragioni a Grillo.

Ci vogliono prendere per stanchezza. Quando arriviamo alla conta?


(10.9.2013)

(Post scritto in O.S. Ubuntu 13.04)




sabato 31 agosto 2013

Sicura.




So che sei in un momento difficile, dove districarsi è complicato.
Non sarà certo una masnada di crucchi a metterti in difficoltà.
Lo sai bene, hai già passato momenti difficili. Molto più difficili. Ne sei uscita più forte e consapevole.

Non sei in mezzo al mare, ma con i piedi sulla terraferma.
E non sarai mai sola.
Mai.

(31.8.2013)

(Post scritto in O.S. Ubuntu 13.04)


venerdì 16 agosto 2013

Promesse mancate




Strano mondo, strano paese.
Leggo da qualche parte che è stato arrestato un uomo che in un supermercato ha rubato generi alimentari per 15 euro. Siccome era recidivo, è stato portato in carcere.
La sua dichiarazione non è stata "Sono innocente", bensì "Ho fame!".
In questi giorni vediamo invece un altro personaggio che ha sottratto alla comunità circa 270 milioni di euro (o forse più) lamentarsi perchè dalla giustizia è stato maltrattato.
Intanto è, per il momento, libero di andarsene in giro. Poi, se proprio le andrà male, finisce agli arresti domiciliari in una sontuosa villa.

Si fa forte di un bacino elettorale di 10 milioni di persone che aspettano la restituzione dell'IMU. E siccome lo stato non ha la somma necessaria, lo stesso elettorato si aspetta che il condannato metta le mani nelle 'sue' tasche e paghi di 'tasca sua'.
Chissà come mai di questa promessa elettorale non si parla più/mai.

(16.8.2013)
(Post scritto in O.S.Ubuntu 13.04)

martedì 6 agosto 2013

La riforma della giustizia secondo Renatino

Che bello sarebbe "delinquere" e poi mandare qualcuno al Quirinale e chiedere un condono, un perdono, una clemenza.
Forse e' questa la riforma della giustizia di qui da tempo si parla.
Facciamo cosi: proponiamo questa procedura come disegno di legge e chiediamo al parlamento di votarla.

Poi vediamo di nascosto l'effetto che fa!

(6.8.2013)

giovedì 11 luglio 2013

Maigret e la Spilungona.




L'indagine inizia con una soffiata, riferita a Maigret in terza persona.
Non c'erano grandi motivazioni. C'era solo la simpatia che il Commissario ha per la Spilungona.
Nel cul-de-sac di una situazione senza appigli. Storie borghesi, vuote,squallide. La noia.
Fino al colpo di scena. E tutto cambia. 
Più che un libro, questo, è una lunga guerra di posizione. Vince solo chi ha il fisico.

(11.7.2013)




lunedì 8 luglio 2013

Io sono il mercato.


"Io sono il mercato" è la genesi di "Zero Zero Zero".
Inizio a diventare un esperto. Ancora un paio di libri così e contatto qualche narcotrafficante e mi metto nel giro.
Magari la mia vita diventa più divertente e meno rischiosa del lavorare in Fiat.

(8.7.2013)





mercoledì 26 giugno 2013

Maigret e l'uomo della panchina. Simenon




Anche se non è tra gli scritti più memorabili. L'uomo della panchina: da vivo sembra essere una nullità, da morto diventa un personaggio intrigante e dalle iniziative veramente stupefacenti.
Da vivo è un magazziniere, grigio, vessato dalla moglie che lo rimprovera di essere un fallito. Da morto, non proprio un dongiovanni, ma uno che fa tipo. Soldi in tasca e vita facile.
Peccato che finisca ammazzato in un vicolo buio di Parigi.
Il libro? Perche no!

(26.6.2013)



sabato 22 giugno 2013

Amnesie di una ministra al di sopra di ogni sospetto.




Cara Josefa
tu sarai anche tedesca. ma qui non siamo pirla.
In un momento della politica come questo, dove basta un dettaglio poco chiaro e l'antipolitica conquista nuovi spazi, quello che hai fatto (o non hai fatto) e' grave.
Oggi un politico deve essere 'cristallino'. Specie se una new-entry e sei di sinistra.
Pertanto, cara Josefa, faresti cosa giusta scusandoti e dando le dimissioni da ministro.
Per il momento hai fatto solo meta' del percoso.
Mancano ancora le ...dimissioni.

(22.6.2013)

mercoledì 19 giugno 2013

Un covo di vipere: ma quanto è torbido il maestro?






Il maestro ha ancora stupito.
Dopo gli ultimi romanzi che non mi avevano entusiasmato, Camilleri ha raccontato una storia tutto sommato semplice, insaporendola con situazioni "difficili" che solo alla fine si svelano per quello che sono.
Ovvero, ancora peggiori.
Bello. Letto e da leggere tutto d'un fiato.

E.... lunga vita al sommo maestro. Insegnante di tutti noi.

(19.6.2013)




mercoledì 12 giugno 2013

Panorama da larghe intese.




I telegiornali (almeno quelli che guardo io) sono uno stillicidio di cifre con il segno meno.
La gente fa sempre più fatica a campare.
La disoccupazione è a livelli mai visti
Le aziende chiudono.
Tutto si ferma.

Panorama da larghe intese.
Nulla si muove.
Come un panorama estivo in collina durante la canicola estiva.
Solo cicale.
Ed il resto è immobilismo.

(12.6.2013)

martedì 11 giugno 2013

Inferno di Dan Brown






"I luoghi più caldi dell'inferno sono riservati a coloro che in tempi di grande crisi morale si mantengono neutrali"

Wow!!!
Un'altra giornata passata a scappare da nemici, seminare un assassini, risolvere enigni, saltare da un monumento ad un museo ad una chiesa, salvare il mondo, è passata.
Robert Langdom ha veramente un fisico bestiale. Io, a mezzogiorno sarei già morto di fatica.
Già... perchè anche questo libro si svolge in un solo giorno o poco più.
E' un libro che, con le sue limitazioni, comunque ti prende fino alla fine. Sicuramente migliore dei precedenti (angeli e demoni, simbolo perduto) e quasi a livello del codice.
Spero comunque che il prossimo libro abbia una evoluzione in quanto, tutto sommato, non si è visto nulla di nuovo.
In una parola: divertente. E basta.

(11.6.2013)





martedì 28 maggio 2013

Zero zero zero





Un viaggio nell'inferno della cocaina.
E Saviano il nostro Virgilio.
Da leggere.

(28.5.2013)

giovedì 2 maggio 2013

Letture recenti


Per qualsiasi cosa, vadi a momenti, a"strappi".
Questo è un buon periodo per leggere.
Questi sono gli ultimi.
Forse perchè è molto meglio leggere un giallo che perdere tempo e pazienza guardando la tv.
Specie in questo buio momento. (beeahh).
Il signor Charles: sempre coinvolgente, sempre una scommessa vinta.
Lama di luce: sensuale, ma ti lascia male.
Tailleur grigio: cronaca di una fine.
Correttore: il strano ed fuori da qualsiasi schema, la storia da un punto di vista diverso.









(2.5.2013)



venerdì 19 aprile 2013

Educazione siberiana.


Dove e' normale leggere la definizione "onesto criminale", dove il delitto segue una precisa liturgia, dove avendo la giusta benedizione l'omicidio è perpetrato in immunità.
Kolima è un giovane figlio di siberiani deportati negli anni dello stalinismo in Transinistria.
Di Lilin avevo già letto "caduta libera"che narrava la storia di Kolima inquadrato nelle forze speciali russe in guerra in Cecenia.
Un libro duro in un teatro spietato.
Educazione si legge bene. E' una lunga sequenza di storie della gente siberiana e delle organizzazioni in quel luogo sono inserite e operano.
Il film, diretto da Salvadores che in questo periodo è in proiezione, e' solo una piccola parte. Penso che lo vedrò. E magari mi deluderà (ma non e' detto).

(19.4.2013)

lunedì 15 aprile 2013

Il Partigiano Johnny





Qualche settimana fa si sono svolte le celebrazioni del cinquantenario della morte di Beppe Fenoglio avvenuta il 18 febbraio 1963.
In questa occasione si è diffusamente parlato della sua opera "Il partigiano Johnny".
La curiosità di conoscere l'avventura del partigiano è stata forte e ne è valsa la pena.
Il romanzo non è di  facile lettura. Il testo è scritto in un italiano difficile ed è pieno di parole, avverbi e frasi espressi in un inglese estremamente colto.
Durante la lettura, infinite volte, ho dovuto fare ricorso al vocabolario per comprendete talune espressioni in italiano ed al dizionario utilizzato al cospetto di termini rugged and wrinkled (duro, aspro) oppure subtile, slender, tasteful (elegante, raffinato).

L'8 settembre sorprende Johnny a Roma. Come molti altri, abbandona la divisa e si mette in viaggio verso il suo paese: Alba.
Il libro inizia con il suo rientro a casa.
I genitori, che conoscono già la situazione, invitano il figlio a rifugiarsi nella casa in collina, lontano da occhi indiscreti, lontano dalle chiacchiere.
In paese, infatti, sono appesi i bandi per l'arruolamento coatto nelle file dei repubblichini. Chi si rifiuta, nella migliore delle ipotesi, va in Germania, altrimenti è fucilato come disertore.
La vita nella casetta in collina è, per Johnny, insostenibile.
Infatti una sera lascia tutto e va in cerca dei partigiani.
Si aggrega inizialmente alle truppe garibandine: i rossi. Ma ben presto ritiene di non combattere per giusta causa. Incontra, e poi entra a far parte, del gruppo del mitico comandante Nord: il capo degli azzurri.
Ma è una campagna stentata e di piccole azioni: la guerra partigiana è fatti di pochi mezzi, di rare forniture inglesi.
Nonostante ciò il 10 ottobre 44, i partigiani occupano Alba. E' una piccola, gloriosa parentesi di libertà, in mezzo ad una guerra dura, senza pietà.
Questo bel periodo si conclude con la pesante risposta delle truppe fasciste che, mettendo in campo grandi numeri di uomini e mezzi, riconquistano il città.
I partigiani sono annientati.
La frase "Abbiamo conquistato Alba in 2000 e l'abbiamo persa in 200!", indica il grado di inquadramento e organizzazione delle truppe partigiane. Infatti appena gli uomini percepivano aria di sconfitta, con discrezione si allontanavano, "disertavano".
Inizia così un duro inverno.Le bande di Nord sono disperse e tra una sparatoria ed un rastrellamento Johnny si ritrova solo. Preso tra il terribile freddo dell'inverno, la fame, l'indifferenza della gente che evitava i partigiani perchè portatori di ritorsioni da parte dei fascisti, combatte una difficile lotta per la soppravvivenza.

Che dire dei repubblichini. Inizialmente sono truppette grottescamente disorganizzate, che diventano nel tempo sempre più precise e spietate, soprattutto nei confronti della popolazione civile accusata di collaborazione con i "banditi". La situazione peggiorò ancora con l'arrivo del terribile battaglione San Marco: ulteriore terrore e lutti tra la gente.

Johnny si trascina con uno stato d'animo sempre più depresso. Sempre più abbandonato e tradito nelle speranze dalle vicissitudini del comando partigiano ed alleato.
Infine bellissima, complessa ed introspettiva è l'uccisione della spia travestita da commerciante.
E poi l'ultima battaglia del partigiano Johnny. Quella decisiva, finale, dove troverà la morte.
Una morte anonima, senza celebrazione, una riga secca, senza clamori o commento.




Il libro è stato pubblicato nel 1967, quindi postumo. Esistono  due tipi di stesure: una ridotta con meno riferimenti alla lingua inglese e, in generale, più breve. L'altra pubblicazione (quella che ho affrontato) è un libro più ponderoso.

Risulta  evidente, soprattutto nel finale, che l'opera è incompiuta e rimaneggiata dagli editori.

Come posso commentare questo libro?
Leggerlo ora, in questo periodo post elettorale, banalizza e rende piccoli, o peggio insignificanti, le beghe del giorno d'oggi.
Fa pensare che poi, tutto sommato la fatica del Partigiano Johnny è stata quasi del tutto inutile.
Leggere questa storia comunque è stata una bella boccata di aria pulita, di primordiali sentimenti, di romantiche illusioni. La morte è vista come un lasciapassare per un futuro ..."non migliore, ma diverso".

Inoltre scorgere tra le pagine molta gente ignobile e meschina e poca altra eroica e proiettata verso grandi ideali è stato come vedere noi stessi ora, che ci muoviamo blandamente senza una direzione certa, senza un obiettivo, senza un comune ideale.

Il partigiano Johnny giace in un campo fiorito ...ma, purtroppo, dimenticato.

http://it.wikipedia.org/wiki/Beppe_Fenoglio

http://it.wikipedia.org/wiki/Il_partigiano_Johnny_(romanzo)

(15.4.2013)

lunedì 1 aprile 2013

Il tuttomio di A.Camilleri





Il tuttomio.... il lato oscuro del Maestro.


(1.4.2013)


David Bowie -Tha Next Day



Se consideriamo solo gli ultimi 20 anni, posso dire che è uno dei migliori album del Duca Bianco.
Escludiamo il capolavoro Outside, inarrivabile produzione, e il successivo Buddha of Suburbia, che di Ouside è la continuazione e conclusione, The Next Day è sicuramente il migliore.
Dopo una assenza di 10 anni e dopo che l'album immediatamente prima fosse ritenuto dalla critica di una povertà estrema (l'ho acquistato d'occasione 3 anni dopo l'uscita), David Bowie ha fatto qualcosa di sorprendente.
Personalmente non ci credevo.
E' un album nuovo ma con radici nel retroterra artistico di Bowie ben salde e marcate. 
Non sarà un lavoro che resterà nella storia del rock, ma vale la pena di ascoltarlo. Non una sola volta.

(1.4.2013)



lunedì 25 marzo 2013

La giustizia e Dell'Utri

Ma com'e' cha dopo la sentenza a 7 anni Marcello Dell'Utri e' tornato tranquillamente a casa.
Fosse capitato a me sarei già alle Vallette.

(25.3.2013)

mercoledì 13 marzo 2013

Il papa nuovo: Francesco




Da questa sera abbiamo un nuovo Papa.
Mi è sembrato subito molto shy, timido.
Ma una cosa mi ha colpito: che nella secolare storia della chiesa e del papato, sia la prima volta che viene usato il nome di Francesco.
Un nome così rappresentativo, riferimento all'umiltà ed alla povertà dell'essere umano.
Anche se non si è credenti con fervore non è possibile non riconoscere a certi personaggi una certa statura intellettuale e morale. Ad essi l'umanità farà sempre riferimento.

Pertanto spero (e sono certo) la scelta di un nome così impegnativo sia già un buon viatico per un viaggio lungo e periglioso. Viaggio all'interno della stessa Chiesa

(13.3.2013)

lunedì 11 marzo 2013

Io aspetto ...chissà.




Basta ripetere "lasciami dire".
Attendiamo con ansia qualcuno che dica 
"lasciami fare".

(15.3.2013)

Un esercito di 162 scimmie




Beppe Grillo non ha bisogno di parlamentari, di uomini e donne esseri pensanti.
Non ha bisogno del confronto interno.
Non ha necessità di idee.
A lui interessano solo deretani appoggiati agli scranni del parlamento.
Basta.
Poi penserà lui a pilotarli, a telecomandarli.
Lui vuole solo un esercito di 162 scimmie.

Ma non basta.
Cerca il caos, l'ingovernabilità, il crack.
Per arrivare a riempire il parlamento di scimmie ...telecomandate.

E nel frattempo si sprofonda.

(11.3.2013)

venerdì 8 marzo 2013

8 marzo. Massimo rispetto!



Ciao Donnine della mia vita. una grande ed una piccola.
A quella grande. Se tu il fiore della mia vita. Ti rispetterò per sempre.
A quella piccola. Mi sarà impossibile perdonare chi non avrà rispetto per quello che sei.

Sereno 8 marzo a tutte.

(8.3.2013)

giovedì 7 marzo 2013

Chavez Presidente.



Magari domani sentiremo cose orribili.... ma oggi è solo un addio ad una persona alla quale va il merito di avere detto no agli interessi dei più ricchi, un capo di stato che ha detto no agli stati uniti e per questo considerato un satana.
Domani scopriremo che era un sanguinario dittatore, ma ora non ci credo. Sicuramente non ha mai minacciato nessuno con armi nucleari.
Molta gente a suo paese lo rimpiange, forse da domani si ritornerà al solito balletto di dittatorelli golpisti, sanguinari e ...pilotati.
Da oggi mancherà anche a tutti quei paesi contigui e vicini ai quali ha offerto il petrolio a prezzi concorrenziali rispetto a chi ne detiene il controllo nel mondo.

Pertanto oggi e solo oggi: addio Presidente.

(7.3.2013)

domenica 3 marzo 2013

Velocità del pensiero




Ho un pensiero permanente che mi è rimasto dal viaggio in Cina che ho fatto qualche tempo fa.
Un pensiero antipatico, che disturba.
E' un pensiero relativo a delle proporzioni. Le proporzoni tra l'italia e la Cina.
Attenzione. Non faccio riferimento ad un concetto fisico.
E' ovvio che la Cina è immensamente più grande dell'italia e di qualsiasi altro paese europeo.
La proporzione di cui voglio parlare è di velocità.
Ed è la velocità in cui i paesi emergenti corrono verso uno sviluppo.
Ho già parlato della aggressività mentale delle persone, ma c'è anche la velocità a cui le istituzioni corrono, velocità alla quale tutti poi devono correre.
Ricordo sempre quando il treno ad alta velocità proveniente da Nanchino diretto a Shanghai è arrivato alla stazione di Suhzou, si è fermato sulla banchina nella posizione giusta (non un metro avanti o indietro) ed ha aperto le porte per tre minuti (non un secondo in più nè in meno). Chi è riuscito a salire è partito.
Gli altri .....no.
Alle volte penso che qui siamo come quelli che non sono riusciti a salire sul treno, ma anzichè organizzarsi per riuscire a salire sul prossimo treno, noi ci lamentiamo perchè vorremmo un treno più lento ed una apertura di porte più lunga.
Purtroppo il treno della realtà corre.....

http://www.gironzolando.net/2011/08/suzhou.html

(3.3.2013)



Conoscere 5 Stelle


Riporto quanto ritrovato i rete. Se fosse vero anche solo la meta', serebbe preoccupante.
Trovo emblematica anche la lunga riposta di una, forse, attivista. Anch'essa inquietante.

https://m.facebook.com/note.php?note_id=134645686663675

Purtroppo molta gente sente Grillo come un santone: indiscutibile e sempre nel giusto.

Su Casaleggio.
http://www.youtube.com/watch?v=oDao73shEks&feature=youtu.be

(3.3.2013)

mercoledì 27 febbraio 2013

Perdere vincendo, vincere perdendo





Ammetto. Sono ancora annichilito.
Mai e poi mai mi sarei aspettato ciò che è successo sotto i miei occhi, durante quei tormentato pomeriggio e sera del 25 febbraio.
I primi Istant poll: la netta vittoria su tutti i fronti. Poi i dati reali, le proiezioni, l'incubo.
Prima l'affermazione di Berlusconi, poi superato questo, i grillini.
Già, i grillini. E poi Grillo.

Un mese fa non ci avrei mai creduto. Poi la crescita, le piazze piene. Lui sul palco sotto la pioggia.
Acqua, sudore, saliva, molto sangue.
E la gente ascoltava, pendeva dalle sue labbra, dalle sue parole. Quali parole!
Ho seguito, forse un poco da distante le performace di Grillo. Un poco incuriosito e anche un poco preoccupato.
Ho visto piazza Castello, in uno dei ultimi giorni di campagna elettorale: piena.
Ho letto i suoi blog. Acidi con tutti.
E forse solo ora capisco. Forse.

Forse io stesso vivo in una realtà protetta, forse sono sempre un poco al caldo per capire che fuori da qui c'è disperazione, fame, frustazione.
Questa è forse la misura della distanza della gente dalla solita politica.
Vedevo le immagini dell'ultimo comizio del leader del mio partito. Dentro un teatro, pieno ma piccolissimo. Mi sono chiesto se questo è il contatto che il partito cerca con la base.
Ma solo ora questo mi risulta evidente. Convinto, in quel momento, che comunque questo contatto fosse forte.
E invece no. Non ho capito nulla.
Non hanno capito nulla.
Si poteva stravincere, invece no.

Alle volte penso che abbiamo cominciato a perdere nell giorno delle primarie, quando abbiamo barattato la tranquillita con una campagna elettorale d'urto, di frontiera.
Ed io per primo legato alla convinzione che era più che sufficiente.
Questo è il risultato.

Sono arrabbiato perchè ancora una volta siamo stati inadeguati, abbiamo seguito l'avversario sbagliato.
Come al solito non abbiamo dato speranze. Erano necessarie poche parole, nette, e sopprattutto chiare.
Che non ci sono state. Qualche promessa.
"Faremo questo e questo. Non faremo quello e quell'altro. Questa volta si cambia. Nulla sarà come prima!"
Invece no.
Smacchiamo giaguari. Anzi no.
Triste. Questo si.

E ora accordi? Con chi? Con il movimento?
Con chi è seduto in parlamento? Che per ogni passo deve telefonare a Nervi.
E quello da Nervi ti fa sapere quello che vuole, altrimenti nessun accordo?
Non ci credo. Sarà difficile, molto difficile.

La destra.
Quanto sarebbe stata ridimensionata se non ci fossero state bizzarre promesse?
Li davamo per spacciati, invece sono risaliti.
Ma come è possibile ciò?
Penso che la gente, quando a sentito parlare di soldi cash, ha dimenticato altre vecchie promesse mai mantenute, governi molto discutibili, bunga bunga.
Non so dire se è peggio chi promette o chi ci crede. Forse più il primo, ma non di meno il secondo.


E' sempre triste constatare che il popolo preferisce correre dietro ad un uomo, che sia Berlusconi o Grillo o Maradona, piuttosto che ad una idea. Che sicuramente è più longeva degli uomini.
Ed intanto l'Europa si allontana e noi a pensare con convinzione che lo spread non conta nulla....

(27.2.2013)

lunedì 18 febbraio 2013

Confronti perduti

Ma cosa?
Cosa vuol dire?
Vi sottraete al confronto?
Avete paura che si evidenzi il vuoto che c'e' dentro di voi?
Siete tutti vecchi. Ma proprio tutti. Nessuno escluso. Anche quello che da dei "morti" agli altri. Sei un morto anche te.

Ho visto un comizio in piazza Castello, sabato pomeriggio.
Una piazza piena, incredibilmente piena.
Il mio pensiero finale: che occasione persa.
Se avessimo osato di piu'. Se avessimo proposto un nome nuovo. Probabilmente quella piazza sarebbe meno piena. Forse.

E' vero, mi sono sbagliato anche io.
Forse anche io sono....vecchio.

(18.2.2013)

giovedì 14 febbraio 2013

Sussurri e grida.




Ci sono delle cose che mi fanno vergognare di essere uomo: la pedofilia e la violenza sulle donne.
Mi fanno vergognare perchè sono azioni vigliacche. Perchè fatte su persone che si aspettano da te protezione, comprensione.
Oggi, che è una giornata particolare, il mio pensiero va a tutti quelli che soffrono di questi "tradimenti".
Mi piacerebbe che questi mie stupide parole potessero raggiungere il cuore di chi piange e possano portare un alito di comprensione.
Aiutare chi sopporta una presenza pesante di un marito, di un padre, di un fidanzato. Aiutare a reggere chiunque pensi di dominare qualcun'altro.
Facile fare il grande con chi è più debole. Più difficile è sussurare parole d'amore tutti i giorni.

Augurare con sottovoce, "Buon San Valentino".

(14.2.2013)

martedì 5 febbraio 2013

Guanciotti




Pensa che bello.
Superare le guardie armate, con calma, senza spingere, avvicinarsi al Cav. e fargli un bel "guanciotti".
Prendergli tra pollice ed indice la sua guancia bella piena e stringere. Prima piano, quasi dolcemente, poi con maggiore forza.
E' una soddisfazione che altri leader di coalizione non ti permettono. Le lore guancie sono piu' molli, flaccide.
Quelle del Berlusca no.
Forse grazie al botox. Forse grazie al fatto che è sempre stato un poco più paciarotto.
La massima goduria e' che alla proporzionale forza applicata, la guancia ha una, anch'essa proporzionale, deformazione.
Questo non accade con Bersani oppure Monti. Aumenti la pressione e la guancia resta uguale: come stringere la linguetta di una scarpa da ginnastica.
Lui no. Bello morbidoso. Premi la guanciotta fino a fargli dire " ahi ahi ahi!".
Magnifico.
A questo punto, tirandolo sempre dalla gianciotta arrossata, lo sollevi.
Ora i piedi annaspano nell'aria. Il Silvio comincia a sentire odore di minaccia al suo fisichino.
Ma le guardie armate non si muovono. Fischiettano e cercano con lo sguardo i passeri in volo.
Ora te lo porti vicino al viso, cosi da sussurrargli dolcemente in un orecchio, in modo che lui capisca oltre ogni dubbio:
"Cavaliere, ma quando te ne vai un poco aff..c.lo!"

(5.2.2013)

domenica 3 febbraio 2013

PD, MPS e gli altri

Ma non capisco.
Il monte dei paschi di Siena e' sempre stata veramente controllata dal PD?
Che strano.
Ma quando l'allora segretario PD Fassino (oggi sindaco di Torino), mentre era intercettato, disse:
"...allora, abbiamo una banca?"  non era a conoscenza del controllo su MPS?
Boh..

(3.2.2013)

venerdì 1 febbraio 2013

Kindle, il libro elettronico




Facevo due conti: ma quanti libri ho letto nell'ultimo anno: dopo aver superato 20 mi sono fermato.
Ed è proprio un anno che utilizzo il mio Kindle.
Grande scoperta.
Inizialmente un poco perplesso, sono infatti una persona che adora il libro. Quello con una vita, una storia, con qualche traccia del tempo e delle letture.
Il mio sogno, più che segreto, è gestire/possedere una biblioteca antiquaria. quelle dove entra un cliente al giorno quando va bene. Una sancta santorum del volume. Quando sono in giro per Torino, infatti, ammiro le polverose vetrine di vecchi librai con trasporto ed ammirazione.
Molto più modestamente ammetto di amare il profumo della carta specie se è vecchia.
Ho un momento di piacere nell'annusarla. Sentire le fibre e l'inchiostro.

Eppure mi sono imbattuto in un e-book reader. Un incontro casuale, una occasione.
"Ma si, lo prendo. Se non mi trovo, come l'ho preso lo rivendo: vorrà dire che ci rimetto qualche euro".
E invece no.
E' stato uno degli acquisti più "ganzi" che abbia mai fatto.

Nel mio kindle di sono i libri che sono in corso di lettura, quelli che penso di leggere, quelli che ho appena letto. Ci sono manuali, guide, riviste, fumetti ...ed anche una Bibbia: da leggere in ufficio con i colleghi nei momenti difficili al lavoro (ah ah ah).

Ho letto libri che forse, diversamente non avrei mai letto: Malvaldi, Recami, Pennacchi, Grossman, Aykol, Vargas.
Ma attenzione: se un libro mi è piaciuto, se entra nella mia "cultura/conoscenza/coscienza" mi fa piacere comunque acquistarlo e possederlo da inguaribile feticista. Cosi è stato per Isaacson con la biografia di Steve Job, con "Canale Mussolini" di Pennacchi (un poco di destra, ma bello e terribile), "Qualcuno con cui correre" dell'israeliano Grossman ed altri.

Mi è addirittura capitato di aver ricevuto in regalo un libro cartaceo, ma poi leggerlo sull'e-book.

E' stato anche un poco divertente vedere intorno a me come sono cambiate le opinioni in merito: dapprima giudicato come una stravagante iniziativa. Ora spesso vedo arrivare persone che mostrano con orgoglio il proprio e-book reader.
Alla fine consento loro di accedere alla mia cospicua e-libreria.

Leggi quando vuoi e quando puoi, rimane in tasca della giacca senza problemi, puoi ingrandire i caratteri (una capacità senza prezzo). Lo metti sotto carica una volta al mese (consuma solo quando giri pagina). Non stanca gli occhi.
Non voglio passare per un piazzista: consiglio sempre l'allestimento più semplice.

Perchè poi, la cosa più importante è sempre e solo ...leggere.

(1.2.2013)


mercoledì 30 gennaio 2013

Message in a bottle




Un amico, qualche post fa mi rimproverava, bonariamente, sul perche' non condivido quello che scrivo su FB.
Ho smesso di pubblicare mie cose principalmente per una questione di discrezione.
Non ho particolari mire di popolarità, non devo manifestarmi, non devo fare pubbliche dichiarazioni.
Scrivere sul mio piccolo blog e' un esercizio del tutto personale, sono solo mie riflessioni.
Ed ora mi sento piu' libero, e talvolta divento piu' intimo.
Poi se qualcuno legge i miei pensieri ...pazienza.

E' come buttare una bottiglia nel mare, qualcuno, forse leggerà il mio messaggio.
Forse no.

(30.1.2013)

martedì 29 gennaio 2013

Le tristezze quotidiane

Che tristezza la campagna elettorale.
Pensavo che con la "salita in campo" del professore i toni del confronto fossero piu' , come dire ...."alti".
E invece ogni giorno una bassezza in piu'.
Sempre tutti pronti a parlare dei problemi/debolezze altrui.

Uno che quando apre la bocca genera sciocchezze, un altro che vuole sbranare ma continua a non avere mordente. Quello di mezzo che fa terra bruciata. Un ex magistrato che inveisce contro la sinistra e un comico che inveisce contro tutti.
Ma dei nostri problemi quando cominciamo a discutere.

Fino ad ora nulla. Aspettiamoci un finale col botto!
Manca meno di un mese.

(29.1.2013)

domenica 27 gennaio 2013

21 gennaio



Fa una certa tenerezza vedere nela foto due bambinetti di 4 e 9 anni ritratti nel retro bottega di un fotografo, posta nella piazza della chiesa di uno sperduto paesino nel cuore dell'Istria (Montona), era l'anno 1932.
Avverto una certa vertigine del tempo che separa le persone di questa immagine da me.
Questi due bimbi sono cresciuti, hanno fatto la loro vita ed oggi non ci sono più. Sono la mia adorata zia Nerina, che e' stata per me una madre, autoritaria ma rassicurante e a fianco a lei, più piccolo, mio padre.

Il 21 gennaio sarebbe stato il suo compleanno.
Ironia: è venuto al mondo nel mese più freddo e se n'è andato nel più caldo.
Non ho avuto un grande contatto con lui. Troppo duro con se stesso e, soprattutto con gli altri.
Lui, un poco  come me, aveva carattere che rifiutava di esprimere le proprie preoccupazioni, paure. Non parlava assolutamente dei suoi malanni fisici, anche quando questi erano diventati gravi. Ma neanche esternava i suoi pensieri, quelli più profondi.
Per questa ragione infatti sono rimaste in sospeso tutte le cose che dovevamo dirci, le cose espresse a metà.
Andandosene si è portato via le risposte alle mie domande.
Un giudizio sospeso, tutta una serie di "mah".

Dopo tutti questi anni comunque ho sempre nella testa un piccolo "task", una piccola elaborazione: cercare di capire la persona.
Non credo che ciò mi sarà più possibile. Infatti passano gli anni e meno mi ritrovo con certe scelte e certe azioni.
E' un muro che non cede.
Forse l'unica soluzione e', non abbatterlo, ma scavalcarlo.
E buona notte a cio' che e' stato. Keep memory and carry on.

(27.1.2013)

giovedì 24 gennaio 2013

Dream team

I bei tempi...

L'avvocato

Chissà come avrebbe vissuto l'avvocato, la realtà odierna. Quali azioni avrebbe intrapreso per far fronte alla crisi di sistema dell'italia, dell'Europa e della Fiat. Chissà cosa direbbe della situazione aziendale attuale e della sua internalizzazione.
Sono convinto che ne penserebbe bene, vedendo poi i profitti che, nonostante tutto, il gruppo produce. Forse, se ci fosse ancora al timone, avrebbe fatto le stesse scelte. Se non fosse altro che il capitale va salvaguardato e, possibilmente, incrementato.
Sicuramente i rapporti con il mondo esterno forse sarebbero un poco piu' ...vellutati, con poche dichiarazioni roboanti e meno promesse.
In poche parole con un poco di quella cosa che al giorno d'oggi ci manca tanto: "understatement".

(24.1.2013)