domenica 25 gennaio 2015

Memoria gratuita. Polemica in piazza Castello.




In occasione della giornata della memoria, il prossimo 27 gennaio, è stato posto in piazza Castello a Torino un vagone ferroviario del tipo di quelli usati per le deportazione degli ebrei.
Questa è iniziativa del comune.
Il sovrintendente dei beni architettonici per la regione Piemonte, Luca Rinaldi, ha trovato l'idea non conforme con il luogo, in quanto la piazza è una delle maggiori espressioni del barocco in città. Inoltre ha commentato che se un cittadino avesse il desiderio di vedere un vagone ferroviario, la stazione di Porta Nuova è a pochi passi.

Non so fino a che punto, in questa polemica, arriva il credo politico, lo scavalcamento di competenze o la sola ignoranza.
Vorrei solo fare presente al sovrintendente un altro scempio il piazza Castello, determinato da un enorme manifesto pubblicitario, posto su un cantiere, che reclamizza un film ("Non c'è 2 senza te" commediola leggera con Siani, Belen e poco altro), che non sarà un capolavoro da oscar e che è molto di più un "pugno in un occhio"  nella piazza più barocca della città.

Forse perché la pubblicità ha in suo ritorno economico e la memoria collettiva no?

(25.1.2015)

martedì 20 gennaio 2015

Jony Ive e i sogni Apple



(Recensione per Amazon)

Ho trovato il libro di Leander Kahney  sull'esperienza professionale di Jony Ive molto interessante.
È stato divertente scoprire i retroscena di certi successi Apple, l'ambiente carico di tensione, lo stress, le idee risolutive.
Sono descritti anche i personaggi che, a fianco di Steve Jobs, hanno fatto della Apple una grande azienda, dove l'innovazione è sempre stata ragione fondamentale.
Non sono, peraltro, trascurati i giochi di potere, che in un ambiente così competitivo non potevano non essere al massimo.
In tutto questo Jony Ive ha determinato il raggiungimento di standard qualitativi altissimi anche su prodotti privi di grande successo commerciale. Il suo apporto è sempre stato quello di dover dare molto di più di un involucro alle idee di Jobs.
Il libro è da ritenersi il compendio di "Steve Jobs" di Walter Isaacson, più volte infatti viene citato.

È un libro che consiglio a chi, come me, è un estimatore dei prodotti della casa di Cupertino ed è interessato al l'approfondimento della conoscenza di ciò che sta dietro.

(considerazione fuori recensione)
Una amarezza in più: quanto è lontana Mirafiori da Cupertino?

(20.1.2015)


lunedì 19 gennaio 2015

giovedì 15 gennaio 2015

Cristianità e Islam: uomini contro




Gli attentati di Parigi hanno lasciato un segno. Una sorta di retrogusto amaro.
Penso che le nostre percezioni verso un certo prossimo saranno più come prima.
Sono di più le cose che ci dividono da quelle che ci uniscono.

La loro una cultura completamente basata sulla religione. Dove questa regola il governo, la legge e la giustizia.
Chi controlla la società fa parte di una casta che, in qualsiasi caso, è indiscutibile, ingiudicabile.
Irragiungibile.
Dove, forse, le loro sacre scritture sono divulgate e manipolate a piacimento.

La nostra invece è passata attraverso l'illuminismo, la rivoluzione francese, la lotta di classe, il suffragio universale.
Si è vero, anche di guerra, ma pure di "no alla guerra". Di eletti cacciati in malo modo.
Tutto si basa soprattutto sulla democrazia e la libertà di pensiero, di espressione, di comportamento.
Le leggi sono fatte da uomini per gli uomini.
Dove gli uomini e le donne hanno gli stessi diritti e la stessa dignità.

In entrambi i casi le scelte di campo e di religione o si condividono completamente oppure si rifiutano. Non possono esistere pensieri a mezza strada.
E' per questo che non credo a quei musulmani che prendono le distanze da fatti di sangue perpetrati in giro per il mondo. Nel loro intimo l'infedele deve essere sempre punito: una sharia personale.
Dove sono le voci dei moderati di rifiuto. Molte volte ascoltiamo espressioni del tipo che, tutto sommato, se la erano cercata. D'altro canto un musulmano non riproduce le fattezze di un dio o di un uomo, mentre da noi la riproduzione artistica, satirica, sacra è una espressione di convinzione, di libertà, di fede.

Integrazione.
Ma quante chiese cristiane ci sono in Arabia Saudita oppure nello Yemen? Quante ne rimarranno in Siria o in Iran? Quanti cristiani rimarranno in vita quando la follia di Boko haram sarà cessata?
Chi si sognerebbe di andare nel centro di Rihad e predicare il Vangelo in piazza: l'arresto immediato e la condanna a morte per proselitismo.

Qui invece ci affrettiamo a costruire moschee che poi diventano luoghi di aggregazione con scopi non proprio positivi. Talvolta diventano scuole di formazione per terroristi o sezioni di recrutamento.

Però.
In questa situazione dobbiamo trovare dei compromessi, convivere, dobbiamo fare i conti con la realtà. Bella o brutta che sia. Convinto come sono che i vincitori alla distanza non saremo sicuramente noi.
La nostra società è comunque stanca, dalle risposte fiacche.
Loro oggi sono pochi ma domani saranno la maggioranza. Se seminiamo tolleranza forse domani la convivenza sarà forse più rispettosa. Altrimenti sarà peggio. Dobbiamo tenere conto sempre che la società, la nostra società è sempre in evoluzione. Anche oggi.

Nessuna guerra può essere ragionevole. Gli affamati, i folli, sono loro che non hanno molto da perdere.
Poi fare la guerra a chi vede il paradiso nella canna del tuo fucile, non è cosa semplice e dall'esito scontato.

Tutto questo è valido oggi. Magari domani, dopo un altro attentato o sanguinosa azione il mio pensiero cambierà.
Spero di no.

(15.1.2015)

venerdì 9 gennaio 2015

Prospettive a lungo termine.


Ma dopo quello accaduto, chi si fida più dei musulmani. 
Chi si fida più dei moderati musulmani, che prendono distanze, ma fino ad un certo punto.
Chi si fida più di tutti quelli che ogni arrivano sulle nostre coste. Chi ci portiamo in casa.
Non sono qui per integrarci, sono qui per convertirci.
D'altro canto l'illuminismo è nato in Francia non in Algeria o Yemen o Iran.

Poi, vista la la forte loro natalità, cosa succederà tra 20/30 anni in Italia?

Non sono per nulla tranquillo.

(9.1.2015)

mercoledì 7 gennaio 2015

Pino Daniele, parte seconda.

Parliamo della napoletanità di Pino Daniele e di chi ha intorno.
Le esequie si svolgeranno a Roma.
La camera ardente è stata chiusa anzi tempo nonostante la considerevole coda di estimatori accorsi a vederlo per l'ultima volta.
Verrà sepolto in Toscana.
Napoli potrà tributare un breve saluto solo ad una urna.
Mi domando chi ha organizzato tutto questo.

Consideriamo inoltre le circostanze della morte avvenute in seguito alla presunzione di fare a folle velocità i più di 200 chilometri verso un ospedale romano mentre una ambulanza era a disposizione in dodici minuti.
Come riassumere tutto ciò: superficialità, una grossa parte di presunzione? 
Non mi posso immaginare la scena dove c'è una persona sotto infarto (dove ogni secondo è prezioso), una ambulanza pronta che in pochi minuti ti garantisce una buona percentuale di salvezza e la partenza in auto nel  sera verso l'ignoto.

Mi viene da dire solo una cosa: bravi!

È così ci siamo giocati un talento.

(7.1.2015)

lunedì 5 gennaio 2015

Pino Daniele.




Ciao Pino.
Una notizia sorprendente. Inattesa come è sempre qualcuno che che se ne va.
Ammetto: non ero un tuo fan, di quelli sfegatati. Però nel mio piccolo ti stimavo.
Alla stessa maniera in cui stimo la tua città. Un poco da lontano, ma con affetto, con tanti bei ricordi ancora negli occhi.


Pino Daniele (1955-2015)

(5.1.2015)



sabato 3 gennaio 2015

A Torino è un'altra cosa


La notte di capodanno l'83 per cento dei vigili urbani di Roma erano assenti. Scandalo.
La stessa notte, a Torino, su 750 vigili urbani chiamati in servizio gli assenti erano ...3 (di numero).
Forse qui un lavoro è ritenuto più importante.

A Torino è una cosa seria.

(3.1.2015)

giovedì 1 gennaio 2015

Riflessioni di inizio anno 2015


Mi sono appena ripreso dalle fatiche delle feste di fine anno.
E' il momento di un pensiero su quello che è stato l'anno passato e darsi un obiettivo di vita per questo appena avviato.

Lavoro
L'anno passato stato principalmente quello di Jeep Renegade. Un progetto che ha messo in ginocchio il sistema Direzione Tecnica di Mirafiori.
E' stato come un lungo inverno: ha mietuto vittime tra gli indifesi.
Non so bene come io sia sopravvissuto, ma è chiaro che nulla sarà per me più come prima. Intanto con un cambio radicale di mentalità all'interno dell'azienda: si è elevato il livello di spietatezza. Se non sei in grado, sei fuori.
Speriamo che questo sia almeno garanzia di lavoro. Comunque sempre più difficilmente in italia.

Figli
Il 2014 ha portato la laurea di Francesca. La prima della mia famiglia. Ne sono molto orgoglioso. Spero che il futuro e la fortuna siano generosi con Lei.
Giulio nel frattempo percorre strade maggiormente tortuose che allungano i tempi universitari.
In generale sono tutti alla ricerca di identità ed autonomia. Sarà per loro sicuramente molto difficile. Le condizioni del sistema Italia non fanno sperare ad una immediata soluzione del problema lavoro.

Perdite
Un grande “CIAO!” alla mia cugina Jenni. Vederla ancora tra i miei amici di FB mi da sempre uno strano senso di delusione, un poco perché questo la rende presente poi invece realizzo tristemente che non c’è più.

Amori
Quest'anno si era aperto con la preoccupazione sulle condizione fisiche dell'Anna . Per fortuna ad aprile tutto è rientrato. Questa esperienza a dimostrato in maniera ancora più evidente (semmai ci fosse stato bisogno) circa l'importanza che questa donna ha per me, per la mia vita, quanto sia …centrale.

Acquisti
Ammetto. Sono uno "switcher".
Più che una cosa brutta, è una cosa dispendiosa. Ho abbracciato la piattaforma oSX Apple.
Basta con Microsoft 8.1, ora si va con Yosemite. Ora è presto per stendere conclusioni.
Sicuramente il sistema operativo presente sul mio Mac Air è un ottimo sistema: facile e completo, leggero (per di più senza il  tormento dell’antivirus), durata della batteria ...eterna.
E' in corso una lunga migrazione, ma ho già avuto le mie soddisfazioni.
Cool and frendly


Anno nuovo vita nuova.
Cosa dire per quanto mi riguarda circa il 2015... Sicuramente abbattere il mucchio ingente di giorni di ferie non fruite nell'anno passato. Utilizzarli per lavori a casa, fare sport o più semplicemente per stare in giro e in contatto con le persone per me importanti.
Poter pensare maggiormente a me stesso ed a ciò che mi fa piacere fare.
Insomma, speriamo in un anno sufficientemente comprensivo di salute e lavoro per tutti. Che poi sono le uniche cose che contano.

Buon Anno.

(1.1.2015)