martedì 31 maggio 2011

Le ragioni dell'esultanza



Mi pare giusto esultare.

Come appena finita una battaglia, i soldati vittoriosi esultano.
Non è stata vinta la guerra, ma vincere una battaglia resta sempre un buon viatico.

Attenzione: ci sono anche le vittorie di Pirro. Sono quelle dove vincere è più gravoso che perdere. Ed in realtà particolarmente problematiche, il rischio esiste.

E' chiaro che alle volte le vittorie di una parte sono dovute agli errori della parte avversa: ha fatto il passo più lungo della gamba, ha sopravalutato le proprie forze sottovalutando quelle avversarie.
Anche in questo caso chi vince esulta.

Mentre lo sconfitto si interroga sulle ragioni, cerca una causa, individua un capro espiatorio.
In parole povere è confuso.
Solo i più lucidi capiscono che da oggi tutto è più difficile.
La carica psicologica che ti faceva un vittorioso, un unto, un predestinato, è infranta per sempre.
L'iperbole ha superato il suo zenith.

E' allora esultiamo.
Consci che da domani bisognerà dimostrare a tutti cosa è cambiato. Che ora comincia il duro lavoro del dare risposte.

Oggi esultiamo.
E chi non esulta...è uno sconfitto.

(31.5.2011)

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