lunedì 23 maggio 2011

Report



Ci sono trasmissioni televisive che non dovrei vedere.
Provocano in me una certa angoscia, la paura del futuro, il timore per il domani dei miei figli.
Trasmissioni che evidenziano il fatto che viviamo in una nazione che va lentemente alla deriva, come una nave senza timone. Ma nonstante ciò il capitano continua ad indicare ora e luogo del sicuro approdo.
Una trasmissione che, anzichè essere continuo bersaglio di querele, dovrebbe essere studiata approfonditamente il lunedì mattina dal governo.
Parlo di "Report".

E' vero. E' un programma fastidioso: come il sasso in una scarpa. Purtroppo dice cose corrette. Dice cose che sono sotto gli occhi di tutti. Specialmente la puntata di ieri sera dove l'argomento: il futuro dei giovani.
Partendo dall'arretratezza della nostra struttura organizzativa, la miopia dei governi che si sono succeduti negli ultimi 50 anni. La mentalità ristretta dei governi attuali. Confrontandola con paesi a noi vicini, come la Francia, La Germania, la GranBretagna.
Il risultato che se ne ottiene è vergognoso.
Siamo un paese arretrato.
Siamo, oltretutto, fuori dai centri di potere.
Per centro di potere intendo Bruxelles.
I nostri parlamentari vivono con fastidio l'Europarlamento, sono per lo più assenti. Non sanno le lingue. Sono ai margini. Sono considerati marginali.
Il problema è che insieme a loro, anche noi stiamo diventando marginali, alla deriva.

Post noiosissimo ed anche un poco scontato. Ma oggi sono triste anche per colpa di "Report".

(23.5.2011)

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