martedì 26 maggio 2015

GialloSvezia




Terrificante carrellata di assassini psicopatici dispersi in una società dal welfare mirabile e dalle solitudini profonde.
Una indigestione di morte, sangue, lame, pistole e veleni.
E tra un cadavere e l'altro il libro è volato.

Più leggo scrittori svedesi e maggiore diventa la curiosità di capire quella strana gente.
Mi domando se, in quella remota nazione, ci siano all'anno più assassinii che a Milano o Napoli in un mese. Non credo.
Eppure i giallisti svedesi sono quasi ...inflazionati e producono delitti e gialli come una catena di montaggio.
Casi da psichiatria.

Ma poi i delitti sono tutti uguali, non c'è latitudine che tenga, a Montelusa, come a Ystad, ad Aosta come a Kiruna, in Sicilia come ai confini del circolo polare.

E se continuo a leggerli può darsi che, un poco, anche io sono un caso da manicomio criminale.

(26.5.2015)




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