mercoledì 23 marzo 2011

L'isola che non ci sarà più!




Leggevo circa l'accordo tra il ministero dell'interno e l'associazione delle regioni per la distribuzione di 50 mila migranti sul territorio.
Ad esclusione di alcune regioni del sud, come la Sicilia e la Puglia già coinvolte nella rilocazione dei fuggitivi, l'Abruzzo per i problemi con il terremoto, vi sarà una distribuzione di queste persone sul territorio nazionale.
Speriamo che la cosa non si riduca alla costruzione di lager.
Questi migranti sono ritenuti, fino a prova contraria, come persone in attesa dello status di rifugiati.
Ma, visto i tempi geologici che queste pratiche richiedono, la loro permanenza in questi centri di raccolta temo sia lunga.

E fin qui tutto bene.
Mi pare, però, una iniziativa che parte già con il fiato corto, già in affanno.
Visto che è attesa una ondata migratoria di molte centinaia di migliaia di persone, cosa succederà quando si raggiunge la quota concordata?

Sarà sufficiente mettere all'ingresso del porto di Pantelleria un bel cartello colorato del tipo "Tutto Esaurito"?


E me pare che l'Europa sia totalmente assente.

E' mia abitudine scorrere le principali notizie di alcuni giornali on-line d'Europa.
Il problema non mi pare molto considerato.
Anzi.
Oltre che non essere conosciuto mi sembra, più gravemente, non ri-conosciuto.
Come al solito nella vecchia europa ci muoviamo in ordine sparso e l'egoismo, il protezionismo, sono l'unica politica che prevale. C'è sempre molta politica di "pancia" e poca politica di "cervello/cuore".

Urge una soluzione "robusta" e "condivisa" da dare al problema della migrazione, altrimenti Pantelleria ...affonderà.

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