mercoledì 2 marzo 2011

Un auto a pedali.




Ieri, 1.3.2011, ho iniziato il mio ventesimo anno in Fiat Auto.
Vent'anni....non ci posso credere!

E pensare che non ne volevo sapere, non mi interessava. L'agenzia di reclutamento fu molto insistente e l'Anna (donna che vede lontano) spinse non poco.
Seguirono 2 incontri di selezione generici e 4 incontri tecnici. Ricordo che mi comunicarono l'assunzione solo dopo che descrissi una particolare forma d'onda presente generalmente dentro gli oscilloscopi.
Cose da pazzi.

E così ero dentro una realtà industriale enorme, complessa, lenta.

Ricordo anche che quando comunicai a mio padre la mia assunzione in Fiat disse testuali parole:
"Ooohh!! Meno male! Adesso posso stare tranquillo!".
Non poteva immaginare che nella mia attraversata degli ultimi vent'anni in questa azienda a quanti licenziamenti e definizione di casse integrazioni ho assistito. Ho visto padri di famiglia piangere e gente sclerata urlare come posseduti dal demonio.

Il primo discorso del personale ai neo assunti fu quello in cui si diceva che era necessario, per sopravvivere nel mercato dell'auto, ridurre i tempi di sviluppo di una vettura da 5 anni a 36 mesi.
Oggi ce ne bastano 11 di mesi con meno di un terzo delle risorse di quel tempo. Il tutto senza contare la differenza abissale di contenuti di una vettura di oggi.

C'è da dire una cosa però.
Tutte le volte che l'azienda ha stretto alleanze, prima con GM, ora con Chrisler, i nostri partner hanno sempre ammirato l'organizzazione, la professionalità e la qualità di ciò che si è sviluppato dentro l'azienda in relazione alla pochezza delle risorse. E tutti hanno attinto a piene mani.

Comunque io, e tutti quelli che "combattono" intorno a me, siamo pronti per affrontare il futuro e le nuove sfide, anche se non sappiamo bene quali saranno.

Lo facciamo per necessità? Si...anche..... Ma anche perchè comunque ci crediamo.

Nessun commento:

Posta un commento