venerdì 30 marzo 2012

Storia semi-seria



Le negative vicissitudini della settimana appena trascorsa, mi suggeriscono una storia ...semi-seria.

C'è una bellissima nave che da molti anni solca i mari. Bella, elegante, ammirata in tutto il mondo.
Un brutto giorno, a capo di questa nave, viene nominato uno sciagurato capitano.
Questo capitano, un vero inetto, si incaglia su scogli, batte violentemente le banchine, sperona altre navi.
La chiglia di questa nave diventa in poco tempo un vero colabrodo.
Dopo molti di questi episodi la nave, ovviamente, affonda.
Viene nominata una commissione di inchiesta per far luce sulle ragioni dell'affondamento.
Dopo qualche tempo la commissione certifica che l'affondamento della nave è da imputarsi all'inefficienza e alla disorganizzazione di coloro che, dotati di solo secchiello, erano incaricati di buttare fuori l'acqua imbarcata.
"E' altresì ovvio che con simili persone sottocoperta, qualsiasi imbarcazione è destinata ad affontare!".
....

Storia semplice, ingenua. Vera.
Ancora una volta ... accountability.

(30.3.2012)

martedì 20 marzo 2012

Dubito. Post amaro.

E se oggi fosse il giorno in cui ogniuno di noi rinucia a qualcosa per garantire un futuro al nostro paese?
E se oggi fosse il giorno giusto per scommettere sul domani.
Magari non sarà sufficiente solo questo, magari sono necessarie altre azioni.
Forse, ma da qualche parte bisogna partire.
Ed io sono disposto a iniziare, a provarci.

Siamo tutti disposti a rinunciare a qualcosa, magari ad una cazzata oppure a qualcosa di più, per poter guardare con speranza al domani?

Può darsi che ciò che difendiamo oggi, sia la zavorra che domani ci farà affondare.

Comincio ad avere qualche dubbio sulla difesa ad oltranza.

Sarà perchè vedo un paio di valigie vicino alla porta di casa mia.....
...e mi domando se questo è il prezzo.

(20.3.2012)

lunedì 12 marzo 2012

Accountability



Avete mai notato come molte volte la gente è implacabile con gli errori degli altri e molto indulgente nei confronti dei propri errori.
Quasi non vi sia una presa d'atto del proprio fallimento, una mancanza di senso di responsabilità.
In inglese esiste un termine "Accountability". Vuol dire che ognuno è libero di fare le proprie scelte e che di queste si assume la responsabilità.

Personalmente vedo che simile comportamento è raro. Soprattutto tra chi ha ruoli di responsabilità. Anzi. Più si sale sulla scala gerarchica e meno è sentito il senso delle conseguenze delle proprie scelte.

Sarei invece dell'idea che ognuno di noi (vorrei sottolineare 'ognuno') sia implacabile con se stesso e tollerante con gli altri.

Forse la nostra società sarebbe migliore.

(12.3.2012)

sabato 3 marzo 2012

No NO TAV!



Sebbene il mio parere sull'utilità della costruzione del tunnel per la TAV non sia assolutamente cambiato, ritengo non più condivisibile la lotta dell'associazione NO TAV.
Alla lotta legittima, nata dalla disperazione della gente della valle, si è aggiunta una componente esterna che radicalizza lo scontro con le istituzioni.
Penso che sia arrivato il momento di dire basta!

Posso comprendere che vi siano scontri ad Susa, Avigliana, Chianocco, Salbertrand. Non capisco gli scontri in nome della NO TAV a Milano, Roma Crotone!!!

Se poi i gruppi  NO TAV cominciano ad avere un atteggiamento ostile nei confronti dei media, allora vuol dire che non si vuole trasparenza, non interessa diffondere le legittime aspirazioni, non interessa dare visibilità alle azioni. Personalmente vedo questo atteggiamento il più pericoloso tra tutti. Vuol dire che nella pancia del gruppo si muove qualcosa di illecito e pericoloso.

A questo voglio anche aggiungere lo sconforto nel vedere come la politica gestisce il problema.
Vi sono gruppi politici, non presenti in parlamento, che cavalcano la lotta introducendo abbondanti porzioni di populismo.
L'italia ha bisogno di risposte, di soluzioni. Dell'immobilismo e del populismo non sappiamo che farne.
Ancora una volta la politica è inadeguata a dare sviluppo a questo paese, che arretra sempre di più.

(3.3.2012)