domenica 22 marzo 2015

Pirelli vende ai cinesi.



È una pessima notizia.
Un altro supposto imprenditore, il Tronchetti-Provera, una azienda storica italiana, Pirelli, un capitale straniero che meno di chiunque altro è interessato allo sviluppo delle aziende in Italia.
Il nuovo padrone è unicamente interessato al marchio. E basta.
Il resto non conta. Non conta la storia, le fabbriche e la gente per cui lavorano. Lo sviluppo, la ricerca.
Un altro imprenditore nostrano, che poi è solo ed unicamente uno speculatore butta alle ortiche un patrimonio che è nazionale, di tutti noi.

E' una storia della quale ho già detto/scritto.
Fatto il jobsAct, tagliato su misura sugli imprenditori nostrani, cancellando anni di diritti conquistati, adesso che tocca a loro metterci il capitale che fanno? Scappano.
L'azione di Tronchetti dimostra la pochezza della categoria: tutto fumo.
Altro che investimenti, ricerca, invito al premier presso gli stabilimenti per condividere i successi.
Fuffa.
Aziende di prestigio sono anche in Germania, Francia, ma li ci sono i veri imprenditori, da quelle parte i cinesi non comprano. Chissà come mai.

I Leopoldo Pirelli, i Giovanni Agnelli, gli Adriano Olivetti non esistono più.
Senza gente di quel tipo, che comunque hanno guadagnato una montagna di soldi, non si va da nessuna parte.
E' l'Italia che diventa sempre più povera.

(22.3.2015)

venerdì 20 marzo 2015

Amore di padre.


Ci sono delle cose che non posso accettare, cose che mi irritano.
In un momento di crisi del lavoro come questo, sapere che una persona in una posizione di prestigio e di comando, il ministro delle infrastrutture, usa la sua posizione per sistemare suo figlio.
Amore di padre.
Ma poi, come di fa a pensare di compiere il fatto ed essere convinti che la cosa passi senza conseguenze. Considerato l'ambiente, prima o poi qualcuno, non soddisfatto delle scelte del ministro avrebbe potuto utilizzare l'informazione per colpire.

Ma, peggio di tutto, ci sono migliaia di giovani che lottano tutti i giorni per un lavoro. Per averlo o per tenerselo. Lavoracci sfruttati e sotto pagati. Mentre il figlio del ministro ottiene immediatamente una posizione impensabile per la stragrande maggioranza delle persone.

Questa per me è la vera indignazione.

(20.3.2015)

domenica 15 marzo 2015

Letti ultimamente


Ecco i libri che ho letto da metà febbraio ad oggi (proprio oggi).





Il vicequestore Rocco Schiavone è un romano de' Roma inviato per punizione a svolgere i suoi servizi presso il comando di polizia di Aosta. Persone burbera e gentile, come ce ne sono tanti nei libri gialli, ma cala senza problemi le mani sui malcapitati malviventi o no se per qualche motivo si dimostrano un minimo reticenti. Un manesco.
Tutto sommato libri leggeri e piacevoli.






1984 - Libro da brividi.

L'unico luogo al mondo in cui sei veramente te stesso, dove sei veramente libero è la tua mente, il tuo cervello.

Nel mondo di Winston Smith non è così. Il sistema riesce ad penetrare i tuoi pensieri. Riesce a farti credere che 2+2 è uguale a 5. 
Un incubo dalla prima all'ultima pagina.
Sarebbe riduttivo definire il libro di George Orwell solo di fantascienza, invece è stupefacente pensare che questo lavoro è stato costruito nel 1948, quando la realtà quotidiana non ispirava le facilmente tutte le sue deduzioni.
Lo scrittore ha costruito una società spietata e l'ha corredata di tutto un contorno di dettagli che completano una situazione di tensione.
I "due minuti d'odio", il bipensiero, il partito interno e quello esterno e, in contrapposizione, i prolet.
Un classico che non mi dato tregua. 
E poi ci sono molte cose valide ...oggi.




Descrizione ironia della Russia di Stalin. Una critica spietata.




Per un appassionato di elettronica e ...dintorni, è stato bello perdersi nelle storie di uomini e donne legate allo sviluppo del settore e della rinomata Silicon Valley.
Consigliassimo ai malati di tecnologia.

(15.3.2015)


sabato 14 marzo 2015

Dominazioni fantasma


Sebbene a me, come ho già detto numerose volte, il movimento 5 stelle non mi ispira nessuna fiducia, la dichiarazione di Alessandro Di Battista mi trova d'accordo.
Il fatto che la Germania sia l'unica nazione che tra un effettivo profitto dalla difficoltà delle economie del sud Europa, è indiscutibile.
Inoltre, in virtù del rispetto di patti scritti proprio da loro e firmati da tutti impedisce una uscita dai problemi economici meno traumatica.
Dire nazisti forse è troppo, ma dire che siamo sotto un controllo della signora Merkel non è un azzardo.
Una dominazione fantasma.

(14.3.2015)