Ci sono delle cose che non posso accettare, cose che mi irritano.
In un momento di crisi del lavoro come questo, sapere che una persona in una posizione di prestigio e di comando, il ministro delle infrastrutture, usa la sua posizione per sistemare suo figlio.
Amore di padre.
Ma poi, come di fa a pensare di compiere il fatto ed essere convinti che la cosa passi senza conseguenze. Considerato l'ambiente, prima o poi qualcuno, non soddisfatto delle scelte del ministro avrebbe potuto utilizzare l'informazione per colpire.
Ma, peggio di tutto, ci sono migliaia di giovani che lottano tutti i giorni per un lavoro. Per averlo o per tenerselo. Lavoracci sfruttati e sotto pagati. Mentre il figlio del ministro ottiene immediatamente una posizione impensabile per la stragrande maggioranza delle persone.
Questa per me è la vera indignazione.
(20.3.2015)
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