Anche se non è tra gli scritti più memorabili. L'uomo della panchina: da vivo sembra essere una nullità, da morto diventa un personaggio intrigante e dalle iniziative veramente stupefacenti.
Da vivo è un magazziniere, grigio, vessato dalla moglie che lo rimprovera di essere un fallito. Da morto, non proprio un dongiovanni, ma uno che fa tipo. Soldi in tasca e vita facile.
Peccato che finisca ammazzato in un vicolo buio di Parigi.
Il libro? Perche no!
(26.6.2013)
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