domenica 12 aprile 2015

Sottomissione di Michel Houellebecq.





È stato un libro pesante ma affascinante.
Ambientato nella Francia del 2020 nel periodo delle elezioni presidenziali.
In una società decadente.
Per rispondere alla forte affermazione del Fronte Nazionale di Marine Le Pen, i partiti di centro e sinistra si alleano con il partito mussulmano da poco costituito ma già fortemente radicato.
È questo vince.
A questo punto il presidente eletto vuole fortemente un solo dicastero per il suo partito: quello dell'istruzione ed università.
È l'inizio di una nuova epoca per l'Europa. Una grande trasformazione della società.

Nel libro vengono sviluppate tesi che in altri post avevo già espresso.
Lo sviluppo della nostra società attuale, con le sue lotte per la parità sociale, hanno dato luogo ad uno sviluppo culturale importante, che non ha riscontro nelle comunità mussulmane, ma conferisce al tempo stesso una profonda debolezza: la contrazione demografica.
Al contrario nelle comunità fortemente patriarcali l'incremento demografico ha tutt'altro segno. Con la loro arretratezza culturale, la loro chiusura all'esterno e ad ogni novità, si sviluppano in numero.
Le conseguenze che si vedranno tra venti o trent'anni: loro saranno numerosi e diffusi.
Nel frattempo si saranno istruiti e piano piano andranno ad occupare ruoli sempre più importanti e di vertice.
Ma sempre nel segno della loro religione.

Anche in Italia siamo in questa condizione.
Se non peggio.

(12.04.2015)

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