martedì 11 ottobre 2011

Il crollo di Barletta




Dopo circa una settimana vorrei tornare a parlare di quanto è successo dopo il crollo della palazzina di Barletta dove hanno perso la vita alcune lavoratrici.
Nulla.
A parte la netta presa di posizione del Presidente Napolitano, sempre più spesso chiamato a porre argine agli "smottamenti" di questa repubblica, la politica, il governo non si sono sentiti.
Forse troppo impegnati ad inseguire i voleri (leggasi capricci) del premier, per poter dare una seria risposta all'accaduto.

Questo fatto è per me emblematico della situazione della piccola industria ed artigianato in italia.
In un mondo di sfide globali, la nostra posizione di nazione industrializzata ed evoluta è sembre più dubbia.

In questo momento la sfida si vince puntando sull'eccellenza, sull'innovazione, sulle tecnologie.
Invece qui da noi si fa concorrenza alle nazioni emergenti con gli stessi mezzi: sotto occupazione, precariaro, lavoro in nero, orari impossibili, nessuna tutela del lavoratore.

In questa situazione è veramente difficile pensare ad un rilancio della nostra economia produttiva.
In questa situazione sperare nella crescita del PIL è solo una illusione.

D'altro canto la nostra industria manifatturiera è nata con l'autarchia, è cresciuta in un mercato interno.
Morirà con la globalizzazione.

(11.10.2011)

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