lunedì 11 aprile 2011

Golf nel Deserto



Gli italiani sono sempre stati europeisti.
Forse perchè hanno sempre sperato che potesse esserci qualcuno pronto a metter mano ai problemi che i nostri governanti non sono in grado di risolvere.
Forse per sentirsi un poco tedeschi. Per sentirsi un popolo normale.
Non che la cosa mi sorprenda particolarmente, in questi giorni di scontri tra partner su problema dei migranti, vivo comunque una sorta di delusione.
Forse oggi gli italiani sono meno europeisti.

Dopo che si è capito che questa è una europa senza coordinazione, cooperazione e mutuo soccorso, è balzato evidente che questa è anche una europa senza idee.

Un atteggiamento destinato ad affondare un sogno importante per dare un futuro alle generazioni prossime.
In effetti questa è, ormai, solo l'Europa dei mercanti e dei speculatori. Sempre meno l'Europa dei cittadini.

Ho seguito la vicenda con l'attenzione che mi è possibile su diverse fonti di informazione. Ho seguito la peregrinazione dei vari ministri italiani in giro per il vecchio continente e per il nord Africa alla ricerca di una qualche via d'uscita: senza successo.
Non voglio neppure fare un discorso di politica interna. Non so che risposta avrebbe potuto dare un governo di sinistra.
Ma mai, in tutta questa vicenda,  ho sentito una volta ipotizzare una soluzione degna di essere considerata.
Un continente preme alle nostre porte e da noi non si sa assolutamente che cosa fare.
Gente che scappa dalla fame, o dalla guerra. Oppure cerca solo un futuro migliore. E sul cosa dire, noi non sappiamo. Deludente.

Mi hanno fatto cascare le (diciamo) le braccia la dichiarazione del presidente della Repubblica Federale Tedesca che proponeva come soluzione la necessità di portare il benessere nei paesi di origine dei migranti.
(....quando si dice genio)
Pensa. Si potrebbe portare in Somaglia i campi di golf, case da gioco in Cirenaica e Tunisia. Detassare le zone subsahariane. Ed al presidente tedesco una bella villa nel Darfur.

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