martedì 19 aprile 2011

Il villaggio globale




E' passato poco più di un mese dal terribile terremoto che ha colpito il Giappone. Il successivo Tsunami ha devastato ulteriormente la regione. Le fughe radioattive dalla centrale atomica di Fukushima hanno dato il colpo di grazia. La televisione ci ha portato a casa scene di distruzione mai viste prima.
Una vera rivolta della natura.

E' passato poco più di un mese. Ora le conseguenze di tutto ciò stanno arrivando anche da noi.
Non si tratta di nube radioattiva alle alte quote. Ma una cosa molto più "percettibile".

Le catastrofi naturali e non, hanno limitato, se non azzerato, la capacità produttiva dell'apparato industriale giapponese. Moltissime aziende produttrici di componenti elettroniche di base, non possono più produrre.

Dal mio punto di vista posso vedere l'evolversi della situazione principalmente su due prodotti, di per se insignificanti, ma che daranno luogo a conseguenze imprevedibili.

La prima situazione è la perdita totale dello stabilimento che produceva un particolare pigmento per verniciare le carrozzerie nei colori metallizzati scuri (circa metà della richiesta del mercato).
Forse questa sarà l'occasione di diversificare le colorazioni delle nostre vetture.

La seconda situazione è forse più grave.
La NEC ha perduto 4 dei suoi 6 stabilimenti. Tra i vari prodotti che uscivano da quei stabilimenti ci sono i display di piccole dimensioni. Questi sono utilizzati principalmente nel settore automotive.
Una applicazione tra queste sono le radio.
Si lavora attualmente per capire quali impatti sul pubblico si avranno nel caso di una consegna di una vettura senza radio di serie.
L'ipotesi è di fornire una specie di garanzia che, al ritorno della disponibilità, la vettura verrà corredata della sua radio di serie.

L'altra applicazione dei display di piccola dimensione sono i quadri di bordo.
In questo caso la situazione sarebbe molto più grave. Non è possibile consegnare al cliente una vettura senza strumento!
Ci sarebbe, per questo, uno stop alla produzione.
Questo vuol dire cassa integrazione, ferie anticipate e ....chissà cos'altro ancora.

I problemi descritti non coinvolgono solo l'industria nazionale, è un dramma globale.
Simili conseguenze toccheranno anche l'electronics consumer: si avranno quindi raffiche di aumenti per i prodotti elettronici.
La speculazione cavalcherà il problema.
Inoltre è necessario dire che la capacità produttiva giapponese era colossale e la perdita di questa avrà conseguenze tali da riportare l'economia internazionale verso una, seppur piccola, recessione.

Tutto questo dimostra che il villaggio globale è più piccolo di quanto possa sembrare. Un dramma abbattuto a migliaia di chilometri di distanza avrà delle conseguenze che colpiranno anche noi. Anche noi pagheremo parte del prezzo della globalizzazione.

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